giovedì 30 aprile 2009

SCHEDA VIDEO

La scheda video, anche chiamata VGA (Video Graphics Adapter) prende nome
dallo standard per schede video definito da IBM per i suoi PS/2 che all’epoca
(1987) aveva rimpiazzato i due standard già esistenti: CGA (Color Graphics
Adapter) e EGA (Enhanced Graphics Adapter) che funzionavano rispettivamente a
320 x 200 punti con 4 colori e a 640 x 350 punti con 16 colori. In modalità VGA la risoluzione è stata portata a 640 x 480 punti con 16 colori, ma è stato anche
cambiato il modo d’interazione tra scheda video e monitor. In precedenza la scheda
video inviava al monitor segnali digitali che venivano da questo tradotti in pixel
(elemento di immagine, picture element) da rappresentare sullo schermo; dall’arrivo
della VGA in avanti le schede hanno inviato al monitor segnali analogici (a
variazione continua) che si traducono molto più facilmente e con maggiore
precisione in spostamenti del pennello elettronico che disegna immagini e caratteri
sullo schermo. In questo modo è possibile aumentare la risoluzione e il numero di
colori visualizzato senza modificare drasticamente la tecnologia. Infatti, nel tempo
il numero di colori per la modalità VGA è stato portato a 256, 65.536 e 16.777.216
e lo standard medesimo si è evoluto in una forma potenziata, SuperVGA.
La modalità SuperVGA arriva a 1024 x 768 punti con 16,7 milioni di colori
simultanei (modalità conosciuta anche come true color oppure colore a 24 bit).
Tutte le schede video e i monitor attualmente disponibili per personal computer
possono funzionare in modalità SuperVGA oltre che VGA, e supportano anche la
risoluzione intermedia di 800 x 600 punti, sempre con 256, 65538 oppure
16.777.216 colori a seconda della quantità di memoria montata sulla scheda video
(detta anche memoria video).

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